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Quando la collaborazione conta davvero: demolizione della vecchia Borsa valori danese devastata dall'incendio
27 novembre 2024
Il 16 aprile 2024, un devastante incendio è scoppiato presso la Vecchia Borsa di Copenaghen, un edificio storico e protetto del XVII secolo nel centro di Copenaghen, attualmente in fase di ristrutturazione.
Mentre le fiamme consumavano ampie porzioni della struttura, il crollo delle impalcature ne comprometteva ulteriormente l'integrità storica. La crisi richiedeva una risposta straordinaria per proteggere ciò che restava di questo tesoro culturale.
A dimostrazione del potere della collaborazione, quattro aziende di demolizione concorrenti si sono unite per stabilizzare il sito, recuperare elementi storici e salvaguardare la possibilità di una ricostruzione fedele.
La Vecchia Borsa prima dell'incendio. (FOTO: P. Olesen)
Contesto e contesto
Børsen, un rinomato simbolo architettonico del patrimonio architettonico danese, era impegnato nella ristrutturazione del tetto in rame quando è divampato l'incendio.
La struttura era racchiusa in impalcature ricoperte da reti di plastica, che hanno facilitato la rapida propagazione dell'incendio e ostacolato gli sforzi dei vigili del fuoco. Il calore ha causato il crollo di sezioni del tetto e delle impalcature, abbattendo porzioni delle pareti esterne della struttura e lasciando altre parti precariamente instabili.
Il fumo dell'incendio era visibile da tutta Copenaghen. (FOTO: P. Olesen)
Nonostante giorni di interventi antincendio, l'incendio è rimasto incontrollabile, provocando crolli strutturali parziali. Le pareti rimanenti rischiavano di crollare, complicando i piani di ricostruzione dell'edificio in modo autentico.
Ambito di lavoro
Celero Denmark, parte del gruppo Jensen, ha riunito un team composto dalle migliori aziende di demolizione danesi, tra cui la società affiliata J. Jensen Demolition e i concorrenti Tscherning, P. Olesen e Hockerup, per contribuire a mitigare i danni e preservare la struttura.
(FOTO: P. Olesen)
I loro compiti principali includevano lo smantellamento delle impalcature, la rimozione dei detriti, la stabilizzazione dei muri rimanenti e il recupero di preziosi elementi storici dalle macerie.
Gli sforzi congiunti di questi concorrenti hanno dato vita a una collaborazione senza precedenti, uniti dall'impegno comune di proteggere il patrimonio della Danimarca.
La J. Jensen Demolition è stata la prima ditta di demolizioni ad arrivare sul posto. (FOTO: P. Olesen)
Sfide principali
L'impalcatura intrecciata, crollata il 18 aprile e diventata un pericolo strutturale, ha rappresentato una sfida complessa per il team.
Quando l'impalcatura del tetto fu collegata all'impalcatura laterale e a una fila di container, l'intera struttura dell'impalcatura si torse, scaricando un peso notevole sulle pareti esterne della struttura e mettendole a rischio immediato di crollo.
Giorni dopo l'inizio dell'incendio, i servizi di emergenza erano ancora sul posto. (FOTO: P.Olesen & Sonner)
La rimozione delle impalcature ha richiesto uno smantellamento accurato da parte di tutti gli appaltatori del progetto, per evitare ulteriori danni.
Inoltre, le squadre hanno lavorato per molte notti, con tempi strettissimi e con la minaccia costante di ulteriori crolli strutturali.
Gli ostacoli logistici derivanti dall'operare in un centro cittadino molto trafficato hanno aggiunto un ulteriore livello di complessità.
Logistica e Macchinari
Attrezzature essenziali come la macchina da demolizione Liebherr 950 da 80 tonnellate di Tscherning, dotata di un braccio/avambraccio extra lungo e di uno sbraccio di 28 m, e una Liebherr 980 di P. Olesen dovevano essere trasportate rapidamente sul posto sotto scorta della polizia.
La macchina da demolizione 950 di Tscherning è arrivata al cantiere di Børsen poche ore dopo l'intervento dell'azienda il 19 aprile. Più tardi quella notte, la macchina è stata raggiunta dalla Liebherr 980 di P. Olesen, dopo essere stata trasportata sul posto in sette pezzi su sette camion a pianale ribassato. È stata riassemblata in loco con gru mobili ed è entrata in funzione prima di mezzanotte.
L'escavatore Liebherr di Tscherning è arrivato sul posto poche ore dopo l'intervento dell'azienda. (FOTO: P. Olesen)
Una volta operative, le macchine hanno svolto un ruolo fondamentale nella separazione delle impalcature del tetto da quelle laterali e nella rimozione dei detriti. Per lo smantellamento è stata utilizzata una pinza per rottami, mentre una pala per cereali ha contribuito a rimuovere i materiali caduti, consentendo ai servizi di emergenza di accedere all'interno.
Collaborazione e coordinamento
Sono state organizzate riunioni di pianificazione quotidiane per garantire sia la sicurezza sia l'impiego ottimale delle risorse di ciascuna azienda.
Pur essendo concorrenti nel settore, P. Olesen, J. Jensen, Tscherning e Hockerup hanno collaborato efficacemente, mettendo in comune risorse e competenze. Gli operatori di macchine di diverse aziende si sono aiutati a vicenda, promuovendo uno sforzo unitario per tutte le sei settimane di attività.
L'operatore Jan René Andersen di Tscherning ha commentato così l'esperienza: "Avevamo un importante compito comune da risolvere e per un po' siamo stati una squadra unita e forte, non concorrenti come siamo normalmente nella vita di tutti i giorni".
Gli escavatori giganti di P. Olesen (giallo), Hockerup (arancione) e Tscherning (verde) hanno lavorato insieme per districare e rimuovere le impalcature danneggiate. (FOTO: P. Olesen)
Sforzi di conservazione
Anche il recupero degli elementi storici è stata una priorità assoluta. Le squadre di demolizione hanno recuperato meticolosamente ornamenti, statue e particolari architettonici caduti.
Inoltre, i detriti sono stati trasportati in un luogo sicuro dove sono stati ispezionati in collaborazione con la polizia, le autorità culturali e i servizi di emergenza per identificare e recuperare resti di importanza culturale.
Una volta rimosse le impalcature, l'entità del danno è stata chiara. (FOTO: P. Olesen)
Risultati
Grazie al lavoro svolto 24 ore su 24, le imprese di demolizione hanno stabilizzato la struttura e recuperato elementi sostanziali del patrimonio di Børsen.
Nel giro di sei settimane, il team ha bonificato con successo il sito, rendendolo sicuro per gli interventi di ricostruzione e preservando al contempo gli aspetti fondamentali del progetto originale.
(FOTO: P. Olesen)
Riflessioni del cliente e dell'operatore
Un rappresentante di Celero Danimarca ha descritto il progetto come un punto di svolta per il settore: "Il salvataggio del Børsen bruciato è il simbolo che la collaborazione tra i vari settori può spostare le montagne. Abbiamo reso possibile l'impossibile perché siamo rimasti uniti".
L'operatore della macchina di Olesen, Martin Blaabjerg, ha ribadito questo sentimento, affermando che l'atmosfera di reciproco supporto e professionalità del sito ha reso il lavoro impegnativo tanto efficace quanto gratificante.
L'intervento di emergenza a Børsen mette in luce l'efficacia della collaborazione nel settore delle demolizioni durante le crisi. Unendo risorse, competenze e sforzi, il team ha raggiunto il duplice obiettivo di salvaguardare il patrimonio culturale e preparare il sito per la futura ricostruzione.
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